Quando l’attesa di un figlio giunge al termine, si aspetta l’arrivo del travaglio che porrà fine alla gravidanza e darà inizio a una nuova vita.
Superata la trentottesima settimana di gestazione ci si pone mille domande: quando comincia realmente il travaglio? Quanto durerà? Come e quando si concluderà?
Le risposte non sono difficili ma nemmeno semplicissime in quanto i tempi sono strettamente personali e variano da donna a donna.
Il travaglio vero e proprio si presenta con dolori forti, vicini, regolari che terminano solo con la nascita del bambino, ma per arrivare a quel fatidico momento ci vuole un po’ di tempo.
Qualche giorno prima del parto, infatti, piccoli dolori annunceranno che lo scadere della gravidanza è vicino.
La prima fase del travaglio, detta latente, presenta doglie irregolari, flebili, con dolore leggero ed è l’insieme di un complesso di eventi che cresceranno nel giro di 6 – 8 ore fino ad arrivare alla fase più attiva dove le doglie saranno vicine tra loro, più accentuate e dolorose e segnaleranno l’avvicinarsi di quanto si attende da molto tempo.
Generalmente per le prime gravidanze si considera un travaglio che può durare anche 12-24 ore ma, naturalmente, esistono numerosi casi in cui la nascita del bimbo avviene in tempi minori.
Nella fase latente del travaglio, quando le doglie sono lontane tra loro, la donna riesce a passeggiare, mangiare qualcosa di leggero se avverte lo stimolo della fame e spesso lo stare in piedi è consigliato; inoltre, viene visitata regolarmente dall’ostetrica che monitora la dilatazione e l’avvicinarsi delle doglie.
La fase invece più pressante e più lunga è la fase di transizione del travaglio: in quei momenti, infatti, le doglie sono all’apice, intensissime e danno l’impulso di spingere. E’ sicuramente la più stancante ed estenuante delle fasi del travaglio: la donna è già esausta per le ore di travaglio precedenti e ha quasi la sensazione di non essere in grado di affrontarla.
Naturalmente, non è così, bisogna pensare che è la fase finale, quella che porterà alla nascita del proprio piccolo, si consiglia di concentrarsi sulla respirazione, mantenendo la calma e di affidarsi all’aiuto degli esperti.