L’allattamento al seno è molto importante sia per il benessere psicologico del bambino che per una sana crescita. Il latte materno è ricco di sostanze nutritive e fornisce al neonato l’adeguata protezione da eventuali infezioni e malattie. Riveste notevole importanza l’allattamento nei primi giorni di vita del bambino, il quale riceverà il primo latte chiamato colostro, ricco di anticorpi. Molte mamme si chiedono fin quando è opportuno allattare e quando smettere di allattare il loro bambino.

Diciamo che verso il quarto mese di vita il bambino inizierà lo svezzamento, in alcuni casi potrà essere anticipato o ritardato tenendo conto del suo stato di salute e dell’andamento della crescita; inoltre, andrà preso in considerazione anche il periodo stagionale. Molti pediatri sostengono che siano da evitare gli inizi di svezzamento in piena estate, in quanto potrebbero causare reazioni indesiderate. Si deve ricordare infine che l’eventuale presenza di intolleranze ed allergie alimentari in famiglia, è una tra le cause più comuni per cui si tende a ritardare lo svezzamento e a posticiparlo di qualche mese, attuando una lenta e progressiva introduzione dei nuovi alimenti.

Va detto che con l’aumento ponderale del peso del bambino, il suo organismo avrà la necessità di integrare la semplice alimentazione a base di latte materno con altri cibi. Con l’inizio dello svezzamento non sarà necessario smettere di allattare. Lo svezzamento si inizia introducendo un po’ di frutta omogeneizzata, per poi sostituire una o più poppate utilizzando latte artificiale con l’aggiunta di farine lattee e biscotti.
Ciò non toglie che la mamma potrà continuare ad allattare il proprio bambino ancora per molti mesi, ma per far ciò dovrà continuare a somministrare piccole e medie quantità del suo latte più volte al giorno, in modo da non inibire la lattazione.
Alcuni pediatri ritengono utile prolungare l’allattamento fino ai sei mesi di vita, ma possiamo considerare idoneo un allattamento che si protrae per tutto il primo anno di vita del bambino. Ciò contribuisce a creare un forte legame tra bambino e mamma, ed un senso di appagamento.
Sarà consigliabile smettere di allattare entro il primo anno e non oltre; un allattamento protratto oltre potrà rivelarsi dannoso per la crescita e l’autonomia del bimbo.